L’arrivo di un nuovo cucciolo è sempre un momento di festa, ma anche di forti apprensioni.
Sono tanti gli interrogativi che si presentano, soprattutto se si tratta del primo cucciolo che entra nella tua vita.
Quando lo porterai a casa, il cucciolo non dovrebbe avere meno di 60 giorni. Cosa che è possibile se lo hai acquistato o comunque scelto in una cucciolata che vive in una famiglia. Ma potrebbe anche capitarti di raccogliere per strada un cucciolino perso o abbandonato e allora non potrai far altro che accettare questa situazione e fare di tutto per dare al tuo nuovo amico l’amore che gli è stato negato. Indipendentemente dalla sua età.
Portalo, il prima possibile, dal veterinario per effettuare una prima visita di controllo e stabilisci insieme a lui il programma delle vaccinazioni indispensabili e dei richiami. Il veterinario saprà consigliarti tutte le precauzioni, le norme igieniche e le cure necessarie per garantire una vita lunga e sana al tuo cane: la pulizia del pelo, dei denti e delle orecchie, la prevenzione dei parassiti esterni e interni, la profilassi contro malattie pericolose.
L’arrivo nella nuova casa
L’ingresso in casa del cucciolo è un momento, oltre che emozionante, anche estremamente delicato. Tutto sarà nuovo per lui: l’ambiente, gli odori, i rumori. Il cucciolo deve essere lasciato libero di ispezionare e annusare il suo nuovo ambiente. Accompagnalo per impedire che possa mettersi in pericolo e sosta per un certo tempo nel luogo in cui desideri farlo sporcare; nel caso improbabile che sporchi esattamente dove avrebbe dovuto, lodalo come se avesse vinto una medaglia alle olimpiadi. Accompagnalo e sosta nei pressi delle ciotole che avrai predisposto con acqua fresca e un alimento adatto, lodalo nel caso in cui beva o mangi. Fai in modo che il primo impatto con la casa sia sereno e rassicurante. Evita movimenti bruschi o rumori forti, che possano intimorirlo. Parlagli sempre con un tono di voce rassicurante. Il cucciolo sarà spaesato e dovrà prendere confidenza con tutte le novità che lo circondano. Se hai una casa grande, con tanti ambienti e magari con un ampio giardino, è meglio fargli conoscere pochi ambienti alla volta.
Assecondalo, e non pretendere da lui comportamenti diversi da quelli che metterà in atto nei primi 2 o 3 giorni, tempo che gli servirà per adattarsi al nuovo ambiente. Il contatto con gli altri componenti della famiglia, soprattutto bambini o altri animali, dovrà essere graduale. Abitua i bambini (tuoi o comunque tutti coloro che entreranno in contatto con il cucciolo) a trattare il cane con rispetto, e non come un giocattolo. Insegna loro a non urlare, a non tirargli il pelo e la coda, e a lasciarlo stare quando manifesta il desiderio di riposare e restare da solo. Il rapporto che si crea tra cani e bambini è stupendo. Però è importante che sin dall’inizio il cane possa sentirsi tranquillo in presenza dei bambini, e non si senta mai aggredito. In tal modo crescerà sereno ed equilibrato.
Se hai già scelto il nome del cucciolo usalo sin dall’inizio per rivolgerti a lui. Pronuncialo in modo tranquillo e gioioso. Non utilizzare mai il suo nome associato a un rimprovero o una minaccia. In questo modo eviterai che, col tempo, il cane scappi quando lo chiami, anziché accorrere al tuo richiamo.
Assegnagli da subito i suoi spazi. Uno dove metterai la sua cuccia e potrà restare tranquillo e indisturbato. Nei primi mesi il sonno è fondamentale per il cucciolo, e dovrai metterlo in condizioni di fare i suoi lunghissimi sonnellini in un luogo appartato, sicuro e che, nel tempo, resti sempre lo stesso. L’altro dove sistemerai le sue ciotole: scegli un posto fisso e fa che sia sempre accogliente e pulito. Anche se ti farebbe piacere avere il nuovo cucciolo sempre al tuo fianco, è buona norma che i tuoi suoi spazi restino ben separati dai tuoi. Il cane deve imparare subito a non confondere la sua cuccia con il tuo divano o il tuo letto e deve imparare che la tavola è dove mangi tu e le ciotole dove mangia lui. Con reciproco rispetto. La cuccia non dovrà mai essere un luogo di punizione, ma un rifugio piacevole dove sentirsi protetto. Evitate perciò di mandarlo a cuccia dopo una sgridata.
La prima notte
La prima notte, lontano dal proprio ambiente abituale, è uno dei momenti più critici per il cucciolo. Tieni presente che fino a quel momento, ha vissuto sempre con la madre e i fratellini. La maggioranza dei cuccioli, lasciati soli in un luogo sconosciuto, si mettono ad uggiolare, a guaire o ad abbaiare. Una soluzione può essere quella di mettergli vicino qualcosa di familiare, tipo una copertina o un oggetto che ha l’odore della madre, o una maglietta con il tuo odore. Anche un pupazzo o un pelouche potrebbero dargli una sorta di compagnia. Per rompere il silenzio notturno, potresti usare una vecchia e rumorosa sveglia oppure una radio a basso volume. Lo scopo dovrebbe essere quello di abituarlo a star lontano dai padroni senza che si senta del tutto solo. Quando il cucciolo abbaia o uggiola, non si deve assolutamente entrare andare da lui, ma è preferibile aspettare il momento in cui non si lamenta, poi farsi vedere come per caso, fingendo di occuparsi di qualcosa, ed andarsene senza avere contatti; ciò dimostra che i padroni non sono molto lontani ma hanno altro da fare. Con questo sistema, in una o due notti, dovresti risolvere la questione. Una soluzione diversa, che qualcuno consiglia, è quella di mettere il giaciglio del cucciolo nella camera di un componente della famiglia, ma se non è la sistemazione definitiva e dovrai spostarlo in un altro posto rischi di trovarti daccapo.
Insegnargli dove sporcare
Spetta a te insegnargli dove può fare pipì e dove invece non può, e ricorda che elogiare e gratificare è meglio che punire.
Ci sono dei momenti (al risveglio, dopo i pasti, dopo il gioco o dopo aver bevuto) in cui si presume che il cucciolo abbia maggiormente bisogno di evacuare. Affinchè impari nel minor tempo possibile, cerca di farlo trovare nel momento giusto dove può sporcare. Dopo che avrà fatto i suoi bisognini dove vuoi tu, non risparmiargli lodi e coccole.
Durante il periodo di apprendimento può succedre che la faccia dove non deve. Tieni presente che l’evacuazione è un comportamento indispensabile e naturale, per questo motivo sgridare o punire il cane, quando la fa’ sul pavimento può generare in lui solo molta confusione: potrebbe capire che viene ripreso, non perché la fa nel posto sbagliato, ma perché la fa! Questo complicherebbe molto il processo di apprendimento perché il cane capirebbe che il padrone non vuole vedere la sua pipì o le sue feci e che sporcare quando è solo o appartato è più sicuro. Spingere il muso del cucciolo nelle proprie urine, picchiarlo o utilizzare un giornale arrotolato per spaventarlo non solo non serve a nulla ma farà ottenere dei risultati negativi, per esempio diffidare di te.
Se si è infastiditi o schifati è preferibile evitare di pulire i suoi bisogni in sua presenza: il cucciolo è consapevole del linguaggio corporeo del padrone e del suo dispiacere e per evitare incomprensioni è meglio pulire in sua assenza.